L'Unità d'Italia: un Dialogo con S.Caterina

Tre incontri tra conoscenti che vogliono parlare dell'"Unità d'Italia" – ragionando sulla sua incompiutezza, sui mali, sui difetti e sui pregi del Bel Paese – diventano l'occasione per comprendere il valore e il contributo dei Santi in generale e dei SS. Patroni d'Italia – S. Francesco e S. Caterina – in particolare in ordine al " processo di unificazione e della crescita dell'identità nazionale". E rivelano l'importanza, a tal fine, dell'apporto "speciale" della Santa senese: la "donna nuova", la "mistica della politica", capace di offrire – come ha detto Benedetto XVI – "seppur semplice popolana, uno stimolo formidabile alla elaborazione del pensiero giuridico e politico italiano". Queste sollecitazioni si traducono – nel corso dei quattro riunioni tra persone diverse in una Università per anziani – in un vero e proprio dialogo tra i partecipanti e la Santa. Che comunica il suo messaggio teologico e soprattutto sociale e politico, attraverso le sue Lettere, intorno a temi e problemi "cruciali" che il difficile momento vissuto dal Paese rende quanto mai attuali ed urgenti: quali quelli dell'"unità dell'uomo e degli uomini", della "libertà" e della "ragione", della "giustizia", del significato della "vita", del valore della "famiglia", della "carità sociale", del "lavoro", dei "beni che ci sono stati prestati". Il dialogo diventa avvincente a proposito della "politica", in ordine al "Buon governo", fondato eticamente sulla giustizia, sul "bene comune", sul riconoscimento della dignità della persona, sulle "virtù dei politici" a cominciare dal "governare se stessi per poter governare gli altri". Richiama anche il sentimento dell'"italianità della Patria". E non dimentica il dono della "pace". E l'esigenza, infine, della "partecipazione responsabile":"uscendo dal bosco dei nostri privatismi ed intimismi, per andare in mezzo al mondo a fare il bene dei fratelli".